martedì 20 luglio 2010

Ayo, Ojo e Mistero.

Aggiornato dopo la pubblicazione iniziale

Non è una specialità culinaria.

Stiamo parlando dell' angolino fotografico dedicato agli UFO da Mistero, con la partecipazione di un "esperto di ufologia" : Pablo Ayo.

Ricercatore, giornalista, redattore, ma non vedo la specializzazione in fototecnica e\o fotografia sul curriculum, per carità, potrebbe essere un semplice appassionato di grafica e fotografia digitale, ma purtroppo dopo aver visto Mistero devo per forza concludere di avere sottomano un altro paziente affetto dalla Sindrome di Thor.

Spiego anche il perchè.

Analizziamo (per brevità) uno solo degli angolini di Ayo, questo:


Trasmissione Mistero: fonte    ITALIA1-Mediaset     immagini degradate ai fini di citazione didattica senza scopo di lucro

Inizialmente cominciamo bene, Ayo riceve una foto di un meteorite (2.06), e la classifica correttamente (e aggiungerei "e ci mancherebbe", con tutta la documentazione online del fenomeno....).

Ma a 3.42 comincia la commedia. Vediamo una foto che ritrae la luna, fortemente sovraesposta e mossa lateralmente, probabilmente da un movimento involontario del testimone.

La testimonianza parla di un oggetto a fianco della Luna, luminosissimo.
Pablo Ayo spiega l' applicazione di filtri e contrasti tramite PhotoShop (eccola qui la Sindrome di Thor: non è Lui che analizza, è Photoshop....) e conclude descrivendo l' "UFO" come :

"L'oggetto che inizialmente pensavamo fosse discoidale o di tipo, diciamo, più classico, si rivela invece essere una forma particolare, è una doppia sfera come se due oggetti sferici si trovassero quasi legati assieme o, diciamo, collegati a volare in una zona del cielo abbastanza alta "premosumibilmente" [sic] intorno ai 400-500 metri d'altezza, non molto lontano, da un punto di vista diciamo visivo, rispetto al disco della Luna.


Un'analisi più approfondita dell'oggetto ne rivela l'esatta sfericità di entrambe le parti, e queste caratteristiche assolutamente anomale di retroilluminazione e di presenza comunque solida, cioé c'è assolutamente la mancanza di artefatti, la mancanza di ritocco digitale dell'immagine, l'immagine quindi è genuina, ci sono stati forniti diversi dettagli su questa foto quindi tutti gli elementi a sostegno sono molto buoni e per noi questa foto quindi è effettivamente un oggetto non identificato e per noi il caso è assolutamente interessante."

E'purtroppo la conclusione sbagliata, per una metodologia d' indagine sbagliata.

Cosa c'è che non va, mi chiederete. E' semplice: la foto è primariamente mossa (per via dei tempi di scatto lunghi che la fotocamera utilizza in scarsa presenza di luce), quindi TUTTO nella foto E' mosso (in questo caso lateralmente).

Quindi anche l' "UFO" è mosso: se si compensa il fattore di mosso, ci accorgiamo che le "sfere" sono in realtà un punto luminoso trasformato in linea irregolare dal movimento della fotocamera e dal tempo di scatto prolungato. Quindi Ayo sbaglia clamorosamente una prima necessaria identificazione, ignorando totalmente la possibilità sopra citata (e ciò fa solo capire che Pablo Ayo NON ha la conoscenza basilare del funzionamento di una semplice fotocamera digitale...ci si chiede che competenza abbia in materia)

Non solo: con l' aiuto di Fozzillo simuliamo tramite il software Stellarium la posizione dei corpi celesti nella serata dell' avvistamento: sorpresa!

Vi lascio visionare il filmato di Fozzillo per intero (dove è condensato tutto questo articolo) anche per vedere le altre "sparate" di Ayo analizzate con la metodologia corretta:



Trasmissione Mistero: fonte ITALIA1-Mediaset immagini degradate ai fini di citazione didattica senza scopo di lucro (Conv. di Berna)
il filmato è stato modificato da Fozzillo, applicando il diritto di critica.











Il punto luminoso quindi si trasforma.....nel pianeta Marte.

Sorvolo naturalmente l' affermazione "presenza comunque solida, cioé c'è assolutamente la mancanza di artefatti" in quanto la "presenza" NON è solida (o meglio il pianeta Marte E' solido, ma non a 500mt d' altezza...) e gli artefatti abbondano (e qui ci si chiede cosa intenda Ayo per "artefatti") come potete notare dallo screenshot qui sotto.



L' artefatto, in un' immagine JPEG\MPEG E' una costante, ed è impossibile NON averne.
Pablo Ayo dimostra anche in questo caso di non conoscere minimamente anche i più basilari principi di fotografia digitale, e ci mancherebbe: NON è un fototecnico o un fotografo, e nemmeno un appassionato di fotografia, ed è chiaramente provato dai fatti, e non da un mio parere personale.

Le altre puntate di Mistero con la partecipazione di Pablo Ayo abbondano d' inesattezze e di false analisi e\o interpretazioni errate: per brevità io e Fozzillo ci siamo limitati a prendere in esame solo questa, anche se visionando le altre puntate il rapporto tra interpretazioni esatte e false è di 1 a 5 quando va bene, ho visto personalmente almeno una decina di volatili\insetti giudicati da Ayo come "UFO genuini" , ho visto voli in formazione di semplici lanterne cinesi scambiate per strutture solide illuminate, artefatti JPG trasformati in astronavi....sorvoliamo volutamente (ma a richiesta si eseguono analisi su qualsiasi caso trattato da Ayo...o altri) per non affondare ulteriormente il coltello nella piaga.

E il caso è chiuso.

Vi lascio con un "omaggio" (sempre da parte di Fozzillo) ad Ayo :

Pablo Ayo

Signor Ayo, non la prenda sul personale, siamo ironici e satirici, ed è il minimo prezzo che ci si debba aspettare di pagare se si sparano panzane ad alzo zero senza avere un minimo di conoscenza della fotografia. (la invito a leggere La Sindrome di Thor , sono sicuro che si riconoscerà).

Ma ora cortesemente, la smetta di praticare abusivamente la professione di fototecnico o "esperto di ufologia": nel primo caso è un reato punibile per legge, lo sapeva? (ed è documentato da una trasmissione...)

Un consiglio spassionato: continui a fare il Giornalista, che in materia non abbiamo competenza,
anche se io e Fozzillo sappiamo leggere e scrivere.



Aggiornamento:

Tramite mail ho contattato il Sig. Ayo, per chiedere cosa ne pensava dell' articolo, mi ha cortesemente risposto, c'è stato un discreto scambio di battute, ma ha espresso la volontà di non pubblicare il contenuto della nostra corrispondenza, mentre io ho dato il permesso di pubblicare senza problemi i miei invii alla sua persona, naturalmente con le dovute citazioni, e senza isolarli dal contesto della nostra discussione via mail.

Me ne dolgo, in quanto sarebbe stato gradevole farvi conoscere lo scambio di vedute con il nostro ospite.

Mi rimane un dubbio:
se guardando una foto non si sa cosa c'è raffigurato,
diventa automaticamente un UFO, un "caso interessante, genuino"*?

La risposta non può essere che "NO!".

Alla prossima.


*metto l' asterisco su "genuino" perchè l' utilizzo del termine cozza prepotentemente con il termine "UFO".
Che cos'è un "UFO genuino"?
Che differenze ci sono tra un "oggetto volante non identificato genuino"
e un semplice "Oggetto volante non identificato"?
L' utilizzo di terminologie inesatte, sbagliate dal punto di vista grammaticale e logico, unite ad una percentuale d' errore vicina al 90% delle analisi mi portano a pensare che la risposta NON la dovete chiedere a me.

8 commenti:

se.se.su.se ha detto...

Innanzitutto complimenti per l'analisi tecnica.

Anche questi hanno visto l'UFO vicino alla Luna. Un pò come gigettosix ha visto Venere e ha gridato all'UFO...

Ma quelli di Mistero hanno un minimo di vergogna? Il gabbiano si vede da un chilometro...altro che "bocchettoni per dei reattori"??

Vostro se.se.su.se

Skure ha detto...

grazie mille,

ho inviato il link al Sig. Pablo Ayo e alla Redazione di Mistero per un confronto, ma sembra che cadrà nel vuoto.

Peccato, ma d' altronde me l' aspettavo.

LOL captcha: imborone, che fa rima con sborone

Jabba_The_Hutt ha detto...

Ciao.

E' sempre interessante leggere le tue analisi dei casi di "ufo" perchè sono molto illuminanti.

Quando riesco, durante gli star party a cui partecipo, faccio foto a largo campo con la fotocamera su cavalletto; purtroppo debbo fare esposizioni un po' "corte" (max 15 secondi) per cui poi devo elaborare in modo opportuno gli scatti che ho fatto.
La cosa "divertente" è che tra i vari fotogrammi ho degli evidenti casi di "ufo" che sono, ovviamente, aerei e satelliti... ;-)
In un caso mi sono ritrovato un satellite o un aereo che è stato "elaborato" dal software fino al punto di aggiungermi un 5-6 stelle così ben allineate da essere sospette: quella volta i sono messo a guardare bene tutti i fotogrammi che ho usato per l'elaborazione fino a quando ho "risolto" il mistero!

E casi simili in una normale serata osservativa ne possono capitare a diecine. Possono essere così tanti che gli astrofotografi rischiano di rovinare una delle riprese proprio per il passaggio di uno di questi oggetti!

Mi immagino cosa diavolo succederebbe a queste persone se dovessero vedere un passaggio della ISS o un Iridium flare!!! ;-)

Probabilmente potrebbero riconoscere chiaramente uno Sparviero Klingon...

L'unica cosa che mi chiedo, però, è questa: ci sarà un motivo se in condizioni "estreme" gli astrofotografi non fanno MAI foto in jpg ma usano il raw mode o al più il formato tiff??? ;-)

Jabba

Skure ha detto...

astronomi\astrofili utilizzano il TIF e\o RAW per evitare gli algoritmi di compressione jPG che sporcherebbero l' immagine in corrispondenza di stelle\pianeti\corpi celesti.

Jabba_The_Hutt ha detto...

@Skure

Mi pare di non aver dato alla mia domanda una sufficiente enfasi... :)

Ovviamente so perchè si usa il RAW mode o il formato Tiff...

In realtà voleva essere una frecciatina per certi "fuffologi"... ;-)
Io non capisco come mai vadano spesso in giro con attrezzature fotografiche professionali per poi fare fotografie che sono cannate 4 volte su 3 (no non è un errore! è che si portano avanti per le volte successive ;-) ) o per esposizione o per messa a fuoco.... Poi sono sempre in formato jpeg magari ad alta compressione!!!

Nel caso della Luna con Marte, poi, anche a me è venuto subito in mente che potessero aver fotografato... Ricordavo perfettamente di essermi messo lì ad osservare la Luna quella sera al binocolo proprio perchè c'era quel puntino rosso lì vicino. Se non avessi visto il tuo "articolo" non mi sarei mai ricordato il giorno (ma in quel caso basta usare Stellarium!).

Un'ultima cosa... La mia prima "uscita" da astrofilo è avvenuta proprio in provincia di Brescia (nel 2007), vicino al Lago di Iseo.... Vi faccio immaginare la località!!!! ;-)

Jabba

Skure ha detto...

SI,

avevo capito che lo sapevi, l' ho scritto solo per chiarezza ;)

Il "mistero" delle foto mosse\sfocate\sovra e sotto esposte degli oggetti volanti è subito risolto: la gente tende a delegare la fotocamera (si, anche questa è una piccolissima manifestazione della Sindrome di Thor!!!) tutti i compiti.

Se Hemingway avesse scritto i suoi romanzi con un PC e Open Office, avrebbe scritto meglio o no?

Io, se salissi sulla moto di Valentino Rossi, vincerei il Mondiale, o mi schianterei alla prima curva?

E' l' uomo che deve dare informazioni alla macchina per funzionare correttamente.

Questo viene dimenticato spesso, se poi lo addizioniamo alla capacità visiva umana, che è soggettiva, e che quindi riesce a percepire chiaramente solo dove punta gli occhi direttamente è chiaro che la possibilità di errore di valutazione\scatto è elevata soprattutto tra le persone che pensano che "la fotocamera fa tutto da sola".

Diciamocelo: ora le fotocamere escono dalla fabbrica con il "detector sorrisi", o "detector faccia"...è una conferma di quanto poco ci voglia a sbagliare (non percependolo) semplicemente cercando d' inquadrare correttamente un viso, o accorgersi che una persona nella foto di gruppo non sorride.

grazie ancora del tuo intervento è stato utile per chiarire la visuale degli astrofili sul fenomeno "luci notturne"

a presto!

markogts ha detto...

OT, se hai tempo serve un tuo commento sul controluce e la sottoesposizione sul blog di Paolo.

Skure ha detto...

Eh?

La foto del jet?

La foto del Jet è semplicemente ricontrastata e rielaborata digitalmente per esaltare la diffrazione e la colorazione (basta guardare l' originale e l' elaborazione).

E' pratica comune elaborare le fotografie per ottenere risultati visivi migliori.

La foto del Jet è una normalissima fotografia scattata parzialmente controluce (il sole stava a sinistra del jet, a giudicare dall' alonatura sullo stesso lato del jet).

Che misteri volete che ci siano, è una bella foto, rielaborata digitalmente sulla gamma e contrastata, ottimizzando i toni di grigio e i neri (oltre i livelli colore, molto probabilmente)

La testa al toro la può tagliare solo il diretto interessato: il fotografo che l' ha scattata, elaborata e pubbilcata :)

E che a quanto posso vedere ha fatto un ottimo lavoro di correzione cromatica.